Cos’è davvero l’ipnosi?

Il pensiero comune è talmente saturo di luoghi comuni e di pregiudizi che l’ipnosi è ancora oggi percepita dalla grande massa delle persone come un fenomeno da baraccone, magari circondato anche da un alone di magia… Ad alimentare queste fantasie ci pensano molto subdolamente TV, film, romanzi e una sua volgare spettacolarizzazione attraverso spettacoli e show quantomeno di dubbio gusto. In verità l’ipnosi è un fenomeno molto frequente, che tutti in varia misura sperimentiamo quotidianamente, ma a cui solitamente attribuiamo altre definizioni. A chi di noi non è mai capitato di essere talmente preso da un programma televisivo, da un videogame o dalla lettura di un romanzo particolarmente coinvolgente da non accorgersi del telefono che squilla o di un familiare che gli parla…? Si tratta di esperienze comuni cui non facciamo neanche caso. In effetti l’ipnosi non è altro che questo, un fenomeno naturale che, studiato, analizzato e sistematizzato nei dettagli, viene impiegato per facilitare e risolvere una quantità di problemi altrimenti molto più difficili da affrontare.

Già gli antichi egizi avevano scoperto e adottato abitualmente questo tipo di pratiche per alleviare il dolore, così come fecero anche gli antichi greci e romani. Il termine “ipnosi” (dal greco “sonno”) comparve solo nel 1843, coniato da un medico scozzese, James Braid, che lo elevò al rango di fenomeno scientifico.

Il luogo comune più diffuso e difficile da estirpare rimane sempre la convinzione che attraverso l’ipnosi sia possibile controllare le persone, e far fare loro delle cose contro la propria volontà o moralità. Oppure si pensa che essere ipnotizzati equivalga a mettersi a parlare a ruota libera senza alcun freno inibitorio: anche questo non corrisponde al vero, infatti tutto ciò che la persona dice è sempre frutto di una scelta volontaria. Alcuni (molti a dire il vero) sono poi convinti che lo stato ipnotico sia una sorta di sonno profondo da cui non è facile risvegliarsi: benché si tratti in effetti di una condizione di piacere che potrebbe spingere a non volerla concludere, se tuttavia le sollecitazioni esterne in tal senso vengono interrotte, l’individuo riacquista il suo stato di normale veglia in breve tempo. Può invece corrispondere al vero l’idea che l’ipnosi solleciti il riemergere di pensieri e ricordi di sofferenza, con crisi di pianto e manifestazioni di intense emozioni: anche in questo caso però non vi è nulla che la persona faccia a forza o contro la sua volontà; si tratta di metodologie utilizzate con uno scopo ben preciso e sempre concordato a priori col diretto interessato, che mantiene in ogni caso la facoltà di interrompere il processo in qualsiasi momento.

I disturbi e gli eventi in cui la tecnica ipnotica si dimostra particolarmente efficace sono:

  • Stress
  • Ansia
  • Depressione
  • Disfunzioni Sessuali
  • Disturbi dell’alimentazione
  • Disturbi del sonno
  • Disturbo post-traumatico da stress
  • Fobie
  • Recupero di ricordi
  • Problemi familiari
  • Dipendenze da fumo, alcol, gioco d’azzardo
  • Riduzione del dolore
  • Parto
  • Dipendenze da sostanze stupefacenti