Gli PSICOFARMACI costituiscono una categoria di farmaci che agiscono principalmente sul sistema nervoso centrale e sul sistema neurovegetativo, utilizzati nella terapia dei disordini mentali. Si tratta di farmaci che per i loro effetti collaterali andrebbero assunti con estrema cautela e solo in caso di effettivo bisogno. Tuttavia essi vengono sempre più spesso prescritti con estrema leggerezza e senza un’adeguata informazione sulle loro possibili conseguenze nel medio-lungo termine. Anche per questo talvolta possono risultare più dannosi e pericolosi del beneficio atteso. Ciò è dovuto in parte anche alle pressioni degli stessi pazienti (o di chi di loro si occupa), spinti dalla necessità di un immediato sollievo e sostenuti dalla convinzione popolare (talvolta alimentata ad arte) che una pillola sia la soluzione ideale (oltre che l’unica possibile), in grado di risolvere senza alcuno sforzo il problema, alla stregua di un qualsiasi farmaco antibiotico.
Gli
Antipsicotici, detti anche Neurolettici o Tranquillanti Maggiori, vengono in genere utilizzati per controllare gli stati di tensione di maggiore gravità (eccitazione maniacale, iperattività psicomotoria…) e si distinguono in classici e atipici (o di seconda generazione).